PRISMA STUDIO 10 febbraio – 4 marzo 2023
“Guess Who?”, performance e mostra interattiva di FUMATTO .
“Guess Who?” prende spunto dal gioco feticcio con cui tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo giocato: “Indovina chi?”. L’artista, in un percorso interattivo condiviso con chi entra nello spazio, trasforma questo gioco per bambini in uno scherzo per grandi, invitando il visitatore ad entrare in un dialogo diretto con sé e l’opera.
“Guess Who?” è un’esposizione interattiva composta da 48 maschere e selfies realizzate con parFcolari filtri ed eseguite su acetato. Il progePo è stato presentato e realizzato precedentemente presso Colla Super a Milano nel Novembre 2022. Una selezione di 24 maschere con le quali ognuno potrà relazionarsi, indossarle, fotografarle e giocare con l’arFsta a “Guess Who?”. Il lavoro intende creare una critica all’esistente, cercando di reinterpretare la quotidianità e far risuonare in ciascun visitatore la celebre espressione utilizzata anche nel gioco tradizionale “rispondi a tre domande e ti dirò chi sei”.
Guess Who??? O meglio “Indovina Chi?” di Fumatto
Un gioco-performance centrato sulla “maschera”, feticcio ed alter-ego in simbiosi con le origini ancestrali dell’uomo, ma non solo… Le 24 maschere su acetato con tecnica stencil e bomboletta spray con colori accattivanti e fluorescenti, degne di un dance floor tekno-Trance, sono, alcune, rivisitazioni di maschere africane, altre sono surrogati di personaggi mitici della nostra infanzia in chiave post-futurista.
La maschera, a cui i nostri antenati attribuivano poteri speciali, possiede da sempre una carica ed un potenziale magico e rituale con una funzione “mediatrice” tra Terra e Mondo Ultraterreno, medium tra la realtà effimera e l’effimero al di là. La “possessione” magico-spirituale che investiva coloro che la indossavano spesso confluiva in una sorta di rito “tribale” in uno stato di “trance” guidata e condotta generalmente da un capo “sciamano”. Così Fumatto, durante il “gioco-performance”, ricrea una sorta di atmosfera “trance” attraverso il sottofondo sonoro e le luci di wood, e ci trasporta in una sorta di “dance floor” neo tribale. Davanti a noi “24” maschere fittizie appese ci guardano: l’identità plurale si avvicina nell’era del “cyberspazio”.
Se tutta la cultura artistica passata ruota attorno alla rappresentazione del “viso”, oggi il viso-maschera è sempre più scarnificato, reso virtuale, “selfie” in continua mutazione. “Esserci come sostanza”, diceva Heidegger, ma in questo mondo oggi come farlo, in un mondo sempre più virtuale, dominato dal numero di “followers” e “likes”? Possiamo interrogarci sull’identità, su chi siamo in una dimensione culturale, cercando allo stesso tempo di de-costruire tutto ciò che viene proposto dal e nel contesto “multimediale” ?
Fumatto approccia e affronta il tema attraverso una satira “anti-tecnologica”, demonizzando e portando l’essere umano, in questo caso il giocatore, a mettersi in gioco, ad interrogarsi e a riappropriarsi del proprio sé e di quella maschera ancestrale di cui ha dimenticato l’esistenza, a causa di quel surrogato fittizio del “selfie” che ormai si è impossessato di sé. Durante questo piccolo “gioco” Fumatto ci invita a riprenderci la maschera appartenente al nostro passato, alla nostra vecchia identità, così da staccarci per un breve tempo con i nostri profili “social”. Fumatto ci fa tre domande: tre quesiti che non sono altro che un pretesto per rompere il ghiaccio e farci tornare un po’ a riflettere sulla nostra “vera” maschera ed essenza meta-virtuale non puramente “selfica”. ( Manuela Oneto )
Matteo Fumagalli, alias Fumatto (Milano 1976), è laureato in comunicazione visiva con specializzazione in tecniche di animazione. Dopo gli studi inizia collaborare con l’artista Fusako Yusaki e a realizzare cartoni animati in plastilina per la RAI, spot pubblicitari ed editoriali. Successivamente inizia a lavorare per studi di design, dove impara nuove tecniche di decorazione e riviste di moda come scenografo e illustratore. Durante questo periodo partecipa a diverse edizioni del Salone del Mobile dal Design District alla Triennale di Milano. Dal 2008 collabora con Filmmaster, casa di produzione pubblicitaria e di evenF come visual designer e illustratore. Nel 2016 ha fa la conoscenza artistica di Faina con il quale è nato uno splendido accordo e collaborazione, che li porta allo sviluppo di un progePo di ricerca piPorica per stampe di tessuF preziosi e ricami che ogni anno si rinnova. Nel 2022 è Co-founder di Colla Super, spazio di ricerca di arte contemporanea. Personalità creativa ed eccentrica, dalla matita al muro, dalla modellazione alla decorazione, dal “fare” al “disfare”. Vive e lavora a Milano.