ENZO CACCIOLA, LANDSCAPES OF PAINT
a cura di Andrea Daffra e Paola Valenti
18 dicembre 2021 – 30 gennaio 2022
Sabato 18 Dicembre Prisma Studio presenta Landscapes of paint / Paesaggi di Pittura, mostra personale di Enzo Cacciola a cura di Andrea Daffra Paola Valenti. Il percorso espositivo documenta le esperienze artistiche di Cacciola in America Latina: continente aggiunto per ricercare nuovi “orizzonti” e vivere nuove esperienze.
Le tele che l’artista ha realizzato sulla spiaggia di Panama, Cuba e per Città del Messico dallo studio di San Giacomo (Rocca Grimalda), sono il risultato della ricerca maturata attorno al rapporto artista, materia e natura.
Queste riflessioni affondano le proprie origini nei primi anni settanta con la frequentazione dello spazio espositivo di Düsseldorf della galleria genovese La Bertesca, dove, terminata l’attività lavorativa, si spendeva il resto del tempo nei bar dell’Altstadt cittadino. È qui che Cacciola ha occasione di entrare in contatto diretto con gli ideali ambientalisti di Joseph Beuys e di poter riflettere sulla necessità di ricercare una sinergia con la natura, tanto da interrogarsi su come la sua arte potesse entrarvi in simbiosi. Ma la natura su cui ragiona non si limita ad un mero luogo particolarmente ameno o poco antropizzato: è infatti da considerarsi nella sua totalità, ovvero come insieme degli eventi, delle forze, delle energie e del tempo che si manifestano nel mondo fisico. Tutto il lavoro di Enzo Cacciola, infatti, può essere letto come modo di pensare attorno, o sull’imprevedibilità dei fenomeni che interagiscono con la realtà: l’oggetto cardine della pratica pittorica, ovvero la materia, è sottoposta a eventi esterni non sempre prevedibili, si trasforma dal punto di vista fisico (si crepa, si frantuma, si polverizza, si dilata), compositivo (muta nelle forme e nel lavoro), espressivo, ma resta sempre viva e pulsante. Da queste riflessioni nascono miscele di cemento, pigmenti, sabbia e acqua (talvolta di mare) stese con la tipica gestualità dell’artista su tele che originano paesaggi materici direttamente ispirati dall’osservazione e dall’immedesimazione nel paesaggio.
Enzo Cacciola ( Arenzano, 1945), attualmente vive a Rocca Grimalda. La prima personale è del 1971, alla Galleria La Bertesca di Genova. Fino al 1973-1974 il suo lavoro si muove in un ambito d’indagine dei rapporti tra piano, supporto e colore, ma è attorno al 1974-1975 che si sviluppa la sua fase più nota, dei “cementi e asbesto” e poi dei “cementi”, in cui la materia, e soprattutto la processualità del lavoro dell’artista, diventano centrali. Con questi lavori partecipa alla mostra Analytische Malerei a Düsseldorf nel giugno 1975, e nel 1977 viene invitato a Documenta 6. Dopo Kassel, la linearità del suo percorso si interrompe, e l’artista vive un lungo momento di riflessione sul proprio ruolo di artista e sulle modalità del lavoro, che lo portano a sfiorare la figurazione agli inizi degli anni Ottanta, e a un lavorio sotterraneo fino agli albori del nuovo millennio, inframmezzato da attività nel sociale (è sindaco di Rocca Grimalda per un decennio, negli anni Novanta). Dal 2000 riprende a costruire opere, basandosi sempre su materiali industriali – multigum, viti, bulloni –, in cui l’analiticità del processo creativo si relaziona biunivocamente col risultato formale: sono dittici quasi monocromi affiancati e legati anche simbolicamente dai bulloni. Quest’ultima produzione attira l’attenzione di importanti gallerie italiane che ne propongono il lavoro in mostre personali e collettive, oltre che nelle più frequentate fiere nazionali, riconoscendo a Cacciola il ruolo che ha ricoperto negli anni della Pittura analitica e nei suoi sviluppi attuali, di cui costituisce uno degli esempi più autonomi.
11-09 O 2017, Cuba, 60×60 cm.
Enzo Cacciola – Landscapes of Paint, monografia a cura di Paola Valenti e Andrea Daffra, 123 pagine – Prisma Studio Edizioni