Pietro Nicolaucich, Epifenomeno Atmosferico
a cura di Margherita Merega
Venerdi 31 Maggio 2019 PRISMA Studio presenta Epifenomeno Atmosferico, progetto grafico-editoriale dell’artista friulano Pietro Nicolaucich, illustratore e scrittore. L’inaugurazione sarà accompagnata da un reading di alcuni versi tratti dall’omonimo progetto cui seguirà una conversazione con l’artista. Nel 2008, presso Campanotto Editore ha pubblicato La misura dell’abisso; come illustratore ha collaborato con importanti brand come Bompiani, Focus, Moschino, Sisley, Benetton, Audi e Nike.
Epifenomeno Atmosferico è un progetto artistico che si ispira al tema del viaggio, è un percorso narrativo che prende vita dall’immaginario della montagna, nello specifico dalle montagne del Friuli in cui l’artista è nato e alle quali è di recente tornato dopo undici anni trascorsi nel clamore di Milano. In una terra di confine tra Italia, Austria e Slovenia – luogo denso di memoria, dall’identità complessa e affascinante – Nicolaucich ha maturato il proprio stile. L’atmosfera che caratterizza le sue illustrazioni si costruisce attraverso la sinergia di due dimensioni: il ricordo, la memoria dell’infanzia trascorsa nei boschi e la letteratura, comprendente i grandi autori classici d’avventura come Conrad, Verne, Stevenson, London, Kipling e Salgari, i capisaldi della letteratura per l’infanzia come Grahame, Sendak, Milne e J.M. Barrie, il realismo magico di Calvino, Buzzati e Borges, fino ai contemporanei inglesi del genere fantastico come Neil Gaiman e Alan Moore.
Maturare verso l’infanzia – titolo scelto per alcune recenti esposizioni – contiene il senso più profondo di un modus vivendi che si traduce in un personale linguaggio visivo. Le illustrazioni di Nicolaucich sono spesso immersioni fantastiche che ci riconducono al mondo dell’infanzia, fanno rivivere sensazioni ataviche di magia abbandonata. Mondi onirici popolati dal più fitto bestiario, spesso intriso di realismo magico e, talvolta, declinato in antropomorfismo. Piccoli mondi visionari in cui smarrirsi, visioni notturne, aeree, in cui montagne e mari trovano un’inedita possibilità di incontro.
Le nove tele in acrilico, che compongono Epifenomeno Atmosferico, sono nate da un’immagine sopraggiunta all’artista nel corso di una camminata in montagna. Era una giornata velata e il cielo era tanto pallido da confondersi con la neve. Da un primo lavoro nacque istintivamente l’impulso di articolare la narrazione, di estenderla ad una successione di lavori in cui si tracciava un futuro apocalittico siderale, dove una spedizione di esploratori affronta le montagne alla ricerca di un leggendario deserto riparato dai ghiacciai. Poi vennero i versi, la scrittura ad accompagnare le immagini, ad aggiungere un valore metaforico, ad aprire ulteriori letture. (Margherita Merega)